Sinodo sulla Sinodalità, Etichettatura Fraudolenta. La Sinodalità Non è Cattolica. Joachim Heimerl.

13 Maggio 2024 Pubblicato da 2 Commenti

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, padre Joachim Heimerl, che ringraziamo di cuore, offre alla vostra attenzione queste riflessioni sul Sinodo sulla Sinodalità, e il suo reale significato. Buona lettura e diffusione.

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La “sinodalità” non è cattolica!

Di p. Joachim Heimerl

Recentemente qualcuno mi ha chiesto: “Scusi, Padre, cos’è esattamente la sinodalità?”

Lo ammetto: sono rimasto sorpreso. Dopotutto, pensiamo che ormai tutto ruoti attorno alla “sinodalità”, ma in realtà il termine non sembra aver preso piede tra i credenti; esiste solo nella bolla dei funzionari della chiesa. Non si rendono conto che ci sono cose più importanti della “sinodalità”, né si rendono conto che la Chiesa ha funzionato senza di esse per duemila anni. Sostengono invece che la Chiesa è di natura “sinodale”. Questo è così storicamente e teologicamente sbagliato che vorresti semplicemente scuotere la testa.

Ma torniamo alla domanda: “Cos’è esattamente la sinodalità?”

Avrei voluto rispondere: «La sinodalità è una sciocchezza», e, a dire il vero, lo è. Ma ci sono sciocchezze estremamente pericolose, ed è il caso della “sinodalità”. Pertanto, la “sinodalità” non è qualcosa che può essere ignorato, ma qualcosa che deve essere compreso e, soprattutto, combattuto. Non è raro che dalle malefatte nascano le cose peggiori, soprattutto quando vengono etichettate con slogan stupidi. – Quindi sinodalità è una parola “stupida”?

Mettiamola così: è “stupida” solo nel senso che è un neologismo insensato che può essere riempito con tutto ciò che si vuole. Già solo per questo motivo è più un termine politico che un termine ecclesiastico, e lo si vede anche dal fatto che questo termine non è mai esistito nel linguaggio ecclesiale: “sinodalità” non compare in nessun testo conciliare. Fondamentalmente è pura fantasia, una banalità che può essere usata per fare ottima politica. Non c’è niente di più.

Il fatto che “Sinodalità” suoni in qualche modo come “Sinodo” è solo una bella illusione; In questo modo si suggerisce un continuum storico che non esiste affatto: la “sinodalità” non ha assolutamente nulla a che vedere con i grandi sinodi esistiti dall’antichità al Medioevo, né, incidentalmente, con i “sinodi dei vescovi” che Paolo VI ha creato nel 1965. Da quando Francesco ha assegnato il tema della “sinodalità” all’attuale Sinodo dei vescovi, “sinodalità” è invece diventata sinonimo di “divisione”. In breve: con l’attuale “Sinodo sulla sinodalità”, la Chiesa è a un bivio.

Ciò naturalmente anche perché questo “sinodo” non è un “sinodo dei vescovi” nel senso di Paolo VI. ma piuttosto una palese etichettatura fraudolenta: nel “Sinodo Sinodale” vescovi e laici consigliano e sono appositamente diretti da un “Segretariato sinodale”. – Diciamo le cose come stanno: questo “sinodo dei vescovi” è una parodia politico-ecclesiastica, paragonabile tutt’al più a un Congresso di partito in Cina.

Pertanto, la missione del Papa è nettaa e chiara: il “sinodo” dovrebbe dargli sostegno per le sue “riforme”: il riconoscimento dell’omosessualità e il diaconato delle donne sono l’obiettivo minimo. Inoltre, a medio termine la Chiesa dovrebbe diventare una Chiesa laica organizzata in modo decentralizzato; In breve: “Una sancta” dovrebbe in futuro essere costituita da chiese regionali protestanti ed essere guidata da laici.

Per raggiungere questo obiettivo, Francesco ha dato al sinodo l’aura di un Concilio Vaticano Terzo – e il potere esplosivo di una divisione della Chiesa. Dopotutto, molti cattolici sono stufi del fatto che il Papa si pronunci costantemente contro gli insegnamenti della Chiesa e ricorra al trucco di un “super sinodo” per farlo.

Il “Segretariato del Sinodo” previene quindi in modo decisivo le voci critiche sostenendo in tutta serietà che la guida del “Sinodo mondiale” spetta allo Spirito Santo. Tutti sanno che questo è un bluff, e nemmeno un Concilio potrebbe rivendicare la guida dello Spirito Santo. Tuttavia, questa mossa conferisce autorità “dottrinale” al Sinodo; e nessuno osa sfidare questa propaganda ufficiale, che, tra l’altro, ci riporta al congresso di partito in Cina.

Chiunque si chieda cosa significhi realmente “sinodalità” può vederne il succo qui: “sinodalità” è l’idea di manipolare la Chiesa per capovolgerla dai piedi alla testa. Ciò che non è mai stato cattolico dovrebbe diventarlo senza ulteriori indugi.

Il “Cammino sinodale” in Germania lo ha già dimostrato e il Super Sinodo ora lo sta semplicemente imitando. Alla fine entrambe le strade conducono allo stesso obiettivo: la sostanziale ristrutturazione della chiesa, che potrebbe anche chiamarsi distruzione.

Questo è il motivo per cui Francesco lascia chiaramente che i vescovi tedeschi facciano quello che vogliono, mentre per il resto governa con pugno di ferro. Se i tedeschi si affrettano troppo, al massimo un cardinale prefetto sbraiterà, ma non succederà più nulla. Nonostante l’aperta eresia, nessun vescovo perde la sua carica. Perché? Fondamentalmente i tedeschi sono solo studenti troppo zelanti del loro maestro romano. Hanno fatto una prova con il “Cammino sinodale”. Ora il Papa può creare i fatti desiderati con il Super Sinodo. – Almeno dal controverso documento di benedizione “Fiducia supplicans” sappiamo dove questo porta: alla svendita delle Sacre Scritture e all’allontanamento dalla rivelazione divina e dalla tradizione della Chiesa.

Chi parla oggi di “sinodalità” parla quindi di una Chiesa che ha perso la fede soprannaturale e si è degradata a ONG. Questa “Chiesa”, che giustamente è stata chiamata “Chiesa di Francesco”, non è più cattolica e non ha risposte alla mancanza di fede del nostro tempo. Al contrario: lei stessa è diventata parte di questa mancanza di fede e alla fine perirà in essa.

– Per questo la vera Chiesa, che è cattolica e apostolica, non è mai una cosa sola: non è MAI “sinodale”!

Se un giorno ti chiedessero cosa significa “sinodalità”, forse sarebbe meglio dire: “La sinodalità non è cattolica”.

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2 commenti

  • FRANZ ha detto:

    Quindi Francesco non è papa della Chiesa Cattolica.
    E allora che cosa / chi è?
    Anche perchè le decisioni prese al sinodo sono recepite come autentico magistero dai pastori.
    Corto circuito?
    La Madonna di Fatima vi illumini finchè siamo in tempo.
    Francesco

    • La Signora di tutti i popoli ha detto:

      Non vi annoio con la citazione del Codex canonico ma se facciamo mente locale alla tradizione dei 12 dovremmo capire quali sono le azioni e le mansioni dei vescovi oggi e di tutti i tempi.
      Essi proteggono, edificano i fedeli predicando il Vangelo e rappresentano Gesù Cristo, amministrano una porzione del Popolo di Dio con la cooperazione dei sacerdoti, diaconi e religiosi. La chiesa particolare ha nel suo vescovo il fondamento visibile della propria unità e lui e il primo responsabile dell’edificazione dei suoi fedeli in Cristo. Al vescovo incombe la missione di annunziare il Vangelo in nome e in rappresentanza di Cristo; Il vescovo amministra inoltre la giustizia.
      Con il Vescovo di Roma, dunque partecipano alla santificazione del Popolo e lo affiancano nel Magistero riconoscendolo Capo del Collegio Episcopale e Pastore della Chiesa universale.

      Il C. V. II, dice che il Papa è principio e fondamento perpetuo e visibile dell’unità della fede e della comunione ecclesiale con i vescovi e la moltitudine dei fedeli. Dunque se Paolo VI nel 1965, con cadenza triennale, istituì i Sinodi dei Vescovi non lo fece per decentrare decisioni e poteri ai vescovi in sua vece ma per avere, insieme alla Curia, ai Cardinali, un ulteriore strumento consultivo e collaborativo, un ulteriore “parere ‘obbligatorio’ da esprimere ma non ‘vincolante’ da seguire”, cui accedere per la cura pastorale del popolo di Dio nel rispetto della eterna Dottrina.
      Come ogni strumento, compreso il più utile, l’uso e la libertà di usarlo sono soggetti ai noti limiti dottrinali, magisteriali e al complesso di beni e norme stabiliti ed immutabili che afferiscono al deposito della fede cattolica. Ovverossia ogni strumento può essere manipolato e invece di fare il bene può ostacolarlo se mal gestito o deviato. Come organo collegiale un Sinodo non ha autorità se non in quella che già riconosce e fa esercitare all’unico capo del Collegio dei Vescovi, il Papa.
      Benedetto XVI ( non sono riuscita a trovare in Vatican.va gli atti di apertura del Sinodo che si concluse nel 2012) fu chiaro nel non permettere ai partecipanti fossero pretese o fraintese nuove funzioni a tale collegio:  “Gli apostoli non hanno varato la Chiesa con la forma di una costituente che doveva fare la costituzione ma come una comunità che quando si riunisce ascolta l’iniziativa di Dio”. “solo con iniziativa di Dio poteva nascere la Chiesa, e anche oggi l’inizio deve venire da Dio” (e dal suo unico e legittimo Vicario, il Papa… questo voleva sottintendere Papa Ratzinger).
      Il sinodo, si deve affermare, che ha funzione di assistenza e consulenza al seggio petrino, dunque di generare (e dovrebbe sempre essere cosi) Propositiones e nulla altro: assolutamente nessuna potestà di introdurre regolamenti e leggi. Il tema dellultimo sinodo di Benedetto XVI era quello della “nuova evangelizzazione”, missione della Chiesa affidata da Gesù ai suoi.

      “Per questo la vera Chiesa, che è cattolica e apostolica, non è mai una cosa sola: non è MAI “sinodale”.
      … non posso essere d’accordo completamente con questa affermazione dell’articolo: la sinodalità è e rimane l’espressione legittima di una Chiesa “apostolica” e il Sinodo un organo lecito, valido e voluto da 70 anni da tutti i Papi pregressi. Esso nasce dal Concilio V.II sacrosanto ed è per questo la sua applicazione giusta e intangibile.
      Non si può dire che il sinodo, comunque lo chiami nei suoi lavori, non produca dei frutti sinodali. Non è il mezzo (che si esprime nei frutti di quella sinodalità) che non esiste o è sciocco, ma chi ne abusa utilizzandolo per adivenire ai suoi scopi illeciti e che, solo nel caso di Bergoglio, diviene strumento per distruggere la Chiesa, delegando con furbizia ad altri le Propositiones e facendo vedere che queste provengano e siano richieste dal Popolo di Dio e dai suoi rappresentanti, i Vescovi.

      È storia vecchia e sarebbe bello risentire dal dott. Tosatti, e allora fu grande giornalista(!), quello che accadde i primi tempi in cui Bergoglio si affannava ad adulterare il Sinodo sulla Famiglia e gli espedienti e imbrogli adoperati dal furbo argentino.
      In definitiva credo che non sia tanto la “sinodalità” quanto l’arte maligna di Bergoglio a guastare un teoricamnente lecito e valido ausilio a latere dell’opera di Pietro: il Sinodo dei Vescovi, certo oggi ben desideroso di compiacere ad un despota, si fa usare nella autonomia propositiva ed è invece privato della sua “sinodalità” che diviene un meschino mezzo di gestione indiretta per le brame del despota.
      Il Sinodo telecomandato e non la sinodalità diviene il simbolo di quel potere rubato da (e concesso a) Bergoglio, di cui ancora è libero di servirsene. Un papa vero come l’oro di Bologna che, finchè sarà lì, farà danni e ucciderà le anime… in attesa che lo si cacci come usurpatore e si butti via ogni sua azione, lui stesso e ricordo di lui.

      ps. per Franz.
      “Quindi Francesco non è papa della Chiesa ?”
      Ma l’articolista non lo afferma esplicitamente.!!.. se lo ritenesse un antipapa lo chiamerebbe Bergoglio e non Francesco.
      Cerchiamo di non confondere quanto alle successive affermazioni:
      Un sinodo non può e non è autorizzato a prendere decisioni. Inoltre non può considerarsi come un Concilio: solo un vero Papa con un vero Concilio di Vescovi, da lui indetto può generare il Magistero della Chiesa.
      Un saluto.

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